Mina parla di Tuttoscuola

La sempre attenta Mina ci fa l’onore di citare “Tuttoscuola” nella sua seguitissima rubrica in prima pagina su “La Stampa” di domenica 18 giugno.
Lo fa a proposito dell’indagine recentemente condotta dalla nostra rivista, che avendo registrato l’ulteriore abbassamento della quota di insegnanti maschi nella scuola italiana (ma la tendenza è mondiale), scesa addirittura al di sotto del 20%, osservava che in questo caso il problema della “parità” non si poneva proprio, o si poneva in termini rovesciati rispetto a quelli consueti. Caso mai, dicevamo un po’ paradossalmente, si dovrebbe parlare di quote azzurre (o blu, come preferisce il ministro Fioroni, secondo il quale comunque “la completa femminilizzazione dell’insegnamento sarebbe un errore“).
Ma l’idea di una quota protetta, rosa o ancor peggio blu che sia, suscita nella nostra più celebre folk-singer (una cui nota canzone si chiamava “le mille bolle blu“…) una crisi fisica di rigetto. Beh, vorremmo tranquillizzare la nostra amatissima Mina. Almeno per quanto ci riguarda, non abbiano proposto alcuna quota: ci siamo limitati a segnalare il fenomeno, che ha da noi una dimensione abnorme. Ad altri spetta decidere. Ma va anche segnalato che secondo alcuni psicopedagogisti l’eccessiva femminilizzazione dell’insegnamento può avere conseguenze distorcenti nella costruzione, tra i giovani, dell’immagine dei ruoli maschili e femminili all’interno della società.