Meno ore, migliore qualità. La scommessa francese

Desta scalpore e grandi discussioni in Francia la decisione del ministro Xavier Darcos di ridurre la settimana scolastica della scuola primaria a soli quattro giorni di frequenza, aggiungendo il sabato alla tradizionale pausa del mercoledì.
Il progetto peraltro rientra nella più ampia strategia del presidente Sarkozy volta ad alleggerire tutti gli apparati pubblici, puntando su una loro maggiore efficienza. Obiettivo che ora si cercherà di perseguire anche nella scuola a partire dal prossimo anno scolastico, il 2008-2009.
La soppressione delle due ore del sabato (che alcune scuole avevano spostato al mercoledì, con il consenso delle famiglie) porterà l’orario annuale dalle attuali 936 a 864 ore (26 alla settimana). Sarà comunque vietato svolgere attività nella giornata di mercoledì: i tempi e i ritmi di tutte le scuole primarie francesi saranno uniformati, ponendo fine alle attuali differenziazioni locali.
Le ore così “risparmiate” saranno utilizzate dagli insegnanti per effettuare interventi personalizzati, riservati ai soli allievi che ne hanno bisogno. Ma anche questi interventi dovranno svolgersi nei quattro giorni di scuola.
Il mensile “Le Monde de l’Education” di novembre (www.lemonde.fr/mde) riporta una tabella, di fonte OCSE, che mostra come l’orario annuale della scuola francese (primaria e secondaria di primo grado) sia il più lungo in Europa, ad eccezione di quello previsto in Italia. Un po’ maliziosamente, nella tabella viene considerata, all’estremo opposto, la scuola finlandese che è, nello stesso tempo, quella che dura di meno e che ottiene i migliori risultati sul piano dell’apprendimento da parte degli allievi. Il contrario, sembra voler dire la rivista, di quello che succede in Italia…