Meno bocciati alla maturità 2004

Dal 2,85% del 2003 al 2,59% di quest’anno: continuano a diminuire i bocciati agli esami di Stato. Solo cinque anni fa erano più del 5%. Se i dati provvisori raccolti dall’Invalsi e rilanciati da Tuttoscuola verranno confermati definitivamente, saranno 26 su mille i non diplomati della maturità 2004 contro i 51 di cinque anni fa. L’Invalsi raccoglie e pubblica da anni i risultati della maturità nei suoi vari aspetti qualitativi (crediti, esiti delle prove, voti finali, ecc.). Nella fase iniziale raccoglie le cosiddette relazioni dei presidenti di commissione attraverso uno speciale programma (Conchiglia). I restanti dati vengono inviati dai singoli CSA delle diverse province su supporto cartaceo. Gli esiti del Conchiglia (pari circa al 13,5% dei risultati complessivi) rappresentano quindi una prima attendibile proiezione dei risultati definitivi che, purtroppo, arriveranno solamente nella prossima primavera. Cosa emerge da questi primi risultati? Innanzitutto la tendenza, in atto dal 1999 quando i non promossi toccarono il 5,10%, ad una minore severità delle commissioni d’esame (o, se credete, ad una maggior preparazione dei candidati). L’anno dopo le bocciature scesero al 4,80% e addirittura al 3,20% nel 2001. Con le commissioni interne le bocciature nel 2003 si attestarono sul 2,85% per toccare quest’anno il limite più basso con il 2,59%. La maggior severità – si fa per dire – risulta applicata negli istituti del nord ovest (2,85%); quella minore negli istituti del nord est (2,37%). Sarà interessante conoscere la sorte dei candidati privatisti negli istituti sottoposti ad indagine perché ritenuti in odor di diplomificio. L’anno scorso ne fu bocciato il 6,65%. Ma per questo dato bisogna attendere.