Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Maurizio Gentile, LUMSA: insegnare ai giovani a non aver paura

Il lavoro di Tuttoscuola è impostato secondo il metodo della decisione basata su evidenze; un approccio utilizzato anche in sede internazionale. Gli indicatori e le analisi espresse, oltre a rimandarci falle sistematiche in termini di efficienza organizzativa ed efficacia educativa, ci dicono molto circa la qualità dell’esperienza educativa dei nostri ragazzi.

Parto da quest’ultimo aspetto poiché richiama la necessità di elaborare un progetto culturale, tema recentemente avvertito anche dal Ministro Carrozza. Pongo una questione: perché la scuola dovrebbe funzionare meglio? Estetica organizzativa o necessità storica? Rispondo ricorrendo ad un sogno.

Sogno una scuola dove, l’apprendimento è vissuto in un clima d’impresa conoscitiva, di scoperta e meraviglia per l’esistente, non burocratizzato: spiegazioni, interrogazioni, compiti in classe, scrutini, promozioni/bocciature, ecc. Sogno una scuola dove i docenti lavorano insieme e sentono di essere una comunità professionale autorevole. Sogno una scuola rigorosa e supportiva, dove i ragazzi imparano a saperci fare con le conoscenze e con gli altri. Sogno una scuola che mette alla prova gli studenti, che li sfida a crescere, che gli dia fiducia ad osare, a non aver paura.

Come comunità nazionale, penso che abbiamo bisogno di visioni che si declinino con concretezza e fattualità a livello di singoli istituti. Gli ambienti di apprendimento, la gestione organizzativa, la selezione del personale dovrebbero essere funzionali ad una visione rispetto alla quale buona parte dei cittadini possano riconoscersi, coinvolgersi, attribuire fiducia. Mi auguro che 10, 100, 1000 lavori come questi continuino a stimolare la ricerca, la discussione, il pensiero educativo. Grazie Tuttoscuola!

*Ricercatore, Docente in Pedagogia Sperimentale presso la LUMSA di Roma, Direttore della rivista RicercAzione           

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