Maturità 2019, Bussetti: ‘Non sarà impossibile, ma i ragazzi vanno allenati alla fatica’

La maturità serve ancora, su questo non ci sono dubbi. Ad esserne tanto sicuro è il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, che fa chiarezza sul nuovo esame di Stato in un’intervista rilasciata a Corrado Zunino di Repubblica. Tra i punti salienti: seconda prova e tesina.

Seconda prova maturità: Latino e Greco o Greco e Latino?

“Lo scopriremo solo vivendo”, cantava Battisti. E così sarà per la doppia materia oggetto della seconda prova di maturità 2019. Secondo quanto dichiarato da Bussetti, infatti: “Lo mostreremo il 19 febbraio con la prima simulazione. I nostri esperti sono al lavoro. Ho integrato la commissione, che già conta centinaia di figure, con nuovi docenti scolastici di alto profilo. La vera questione però è la prova per il Liceo Scientifico“.

Seconda prova maturità: Matematica e Fisica. A quale materia si darà più peso?

Il Ministro si riferisce all’incubo dei maturandi, la seconda prova maturità 2019 di Matematica e Fisica. “Quest’anno, anche senza riforma, sarebbe uscita Fisica – ha rivelato Bussetti -. Un obbligo. Non esce mai e siamo qui per dare un segnale di serietà. A quel punto meglio offrirla insieme alla Matematica, che poi è la disciplina naturale per risolvere un problema di Fisica. Con i giusti  pesi. La materia cui gli studenti dello Scientifico dedicano più ore in classe, avrà maggiore importanza nello svolgimento della prova”.

Maturità 2019: era proprio necessario dire addio alla tesina?

Lo chiede Corrado Zunino nell’intervista al Ministro. Secondo il giornalista, infatti, gli studenti la rimpiangono: era un lavoro originale e multidisciplinare. Ma Bussetti è fermo: “Mancherà anche a me, ma sulla tesina c’era il problema dei troppi copia e incolla da internet”.

La maturità serve ancora?

Se l’esame di Stato oggi sia ancora utile è la domanda che ci si fa ogni anno, soprattutto davanti al tasso di promossi che supera quasi sempre il 99%. Ma il ministro Bussetti non ha dubbi al riguardo: “Certo che serve. Dobbiamo insegnare ai ragazzi ad affrontare le prove, a faticare per superare la crisi, altrimenti non cresceranno mai. la vita ti dà problemi e ti chiede di risolverli. Direi, anzi, che la maturità arriva tardi: dovremmo introdurli test intermedi non selettivi”.