Maturità 2018: per i candidati con disabilità prove adeguate ma senza sconti
Gli oltre 10.500 candidati con disabilità che stanno affrontando in queste ore l’esame di maturità potranno seguire due diversi percorsi di prove, appositamente predisposte dalla Commissione esaminatrice, per concludere, senza sconti e senza concessioni, il loro lungo percorso scolastico. Un percorso porta al diploma, l’altro alla sola attestazione finale.
Vi sono ragazzi disabili per i quali, in base al PEI (Piano Educativo individualizzato) e alla documentazione fornita dal consiglio di classe, la Commissione predispone prove equipollenti a quelle assegnate agli altri candidati.
Tali prove equipollenti possono consistere, ad esempio, nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti, ma comunque idonei a consentire la verifica degli obiettivi di apprendimento previsti dallo specifico indirizzo di studi, al fine del rilascio del relativo diploma.
Tutto questo è previsto dall’articolo 22 dell’apposita annuale ordinanza ministeriale per gli esami di Stato (per la maturità 2018 l’O.M. è la 350 del 2 maggio 2018).
La stessa Ordinanza ministeriale prevede anche disposizioni particolari per candidati con disabilità più grave che, in base al PEI, hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale Piano.
Questi ragazzi possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell’attestazione.
Essi sostengono l’esame con le prove differenziate; in questi casi i testi delle prove scritte sono elaborati dalle commissioni sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe.
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