Maturità/2. Due proposte anti-smartphone

L’invito rivolto dall’Anp al nuovo ministro non è solo quello, abbastanza scontato, di prendere “tutte le possibili misure per garantire la regolarità degli esami di stato” ricordando ai commissari il loro dovere di prendere provvedimenti nel caso di studenti sorpresi a copiare.

Nella lettera si avanzano infatti due precise proposte. Il ministro viene in primo luogo invitato a “valutare la possibilità di disporre l’utilizzo nelle sedi d’esame di apparecchiature elettroniche atte a rilevare la presenza di cellulari accesi, anche in stand-by”. Apparecchiature che, sottolinea l’Anp, sono ormai “di basso costo, e non emettono radio-frequenze (che potrebbero interferire con le comunicazioni), essendo soltanto rilevatori passivi delle frequenze emesse dai cellulari”.

Occorre inoltre, e questa è la seconda proposta, “contrastare l’attività dei siti che offrono il loro aiuto a chi vuole copiare e che comunque pubblicano le soluzioni delle prove d’esame durante l’orario in cui si svolgono, valutando ad esempio la possibilità di stabilire uno specifico divieto in tal senso e di rafforzare le possibilità di intervento della Polizia postale”.

Forse non è solo con questi mezzi che si potrà restaurare la credibilità dell’esame di maturità. Però far rispettare le regole al tempo degli smartphone e di internet 2.0 ci sembra importante anche dal punto di vista educativo.