Maturità 2013/3. Tornare al passato?

Nel dibattito sulla scuola trasmesso da ‘Radio anch’io’ venerdì scorso si è parlato anche dell’esame di maturità, per quanto il focus della trasmissione sia stato costituito dalla questione del merito, riferita sia agli studenti sia agli insegnanti (sono intervenuti tra gli altri l’ex ministro Gelmini e il segretario della Flc Cgil Mimmo Pantaleo).

Della maturità, argomento obbligato nella settimana in cui hanno avuto inizio le prove, ha parlato più specificamente il presidente dall’ANP Giorgio Rembado, che rispondendo a una domanda del conduttore sulla attuale composizione della commissione d’esame (tre interni, tre esterni più il presidente esterno) ha risposto che si tratta di una formula di compromesso, dovuta alla necessità di risparmiare sui costi organizzativi dell’esame (compensi, diarie, missioni…). A suo avviso, se ci fossero le risorse, sarebbe meglio tornare alle commissioni formate tutte da esterni, con un solo membro interno.

Come una volta? Rembado non ha detto questo, ma in modo forzatamente sintetico, a ridosso dei titoli di coda della trasmissione, ha accennato a una delle ragioni ‘storiche’ per le quali da Gentile (e anche prima) fino al 1969 le commissioni d’esame di maturità erano sempre state costituite con commissari tutti esterni: l’utilità di una verifica incrociata, a livello nazionale, tra i professori delle diverse scuole, città e regioni d’Italia, lo scambio e il confronto tra le esperienze didattiche, l’arricchimento reciproco

Il fatto è che quel modello, funzionale a un esame impegnativo, difficile, selettivo, fallì perché non compatibile con i numeri e la logica della scuola di massa, e perché gli stessi professori rinunciavano in misura crescente a far parte delle commissioni. Quello che un tempo era considerato un onore, quasi un imperativo etico-professionale – fare il commissario nelle temute e rispettate commissioni d’esame, magari in una sede lontanissima dalla propria – era diventato una seccatura, qualcosa da evitare.

E’ arduo immaginare che quel modello e quei tempi possano tornare…