Tuttoscuola: Non solo statale

L’ombra lunga del ‘senza oneri per lo Stato’/2. Nel Pd aperture e chiusure

E’ forse alla luce di questi segnali di disponibilità a riconsiderare la questione della parità al di là della legge n. 62/2000, provenienti addirittura dall’artefice di tale legge, che va letta la ripresa all’interno al Pd del dibattito sul trattamento da riservare alle scuole paritarie.

A fare da detonatore del confronto è una questione apparentemente minore, quella dell’assoggettabilità delle scuole paritarie non aventi fini di lucro alla nuova tassazione Imu-Tasi. Il governo ha deciso di esentare da questa tassa le scuole paritarie utilizzando per la prima volta uno strumento – quello del costo medio per alunno – che potrebbe in prospettiva avere un’utilizzazione più ampia, e costituire il parametro di riferimento per il finanziamento di tutto il sistema dell’istruzione pubblica, comprese le scuole paritarie.

Per il calcolo del costo medio per studente (CMS) sono state utilizzate le tabelle riferite all’Italia pubblicate dall’Ocse in Education at a glance. Come spiega Anna Monia Alfieri, presidente di Fidae Lombardia, citando fonti ministeriali, il CSM è il costo sostenuto dallo Stato per le scuole statali, non assoggettabile a tassazione Imu-Tasi. A fronte del CMS viene posto il CM (Corrispettivo Medio), che è invece la media degli importi annui che vengono corrisposti dalle famiglie alle scuole paritarie. Se il CM è inferiore o uguale al CMS “ciò significa che l’attività didattica è svolta con modalità non commerciali e, quindi, non è assoggettabile a imposizione”.

L’operazione non è piaciuta affatto a Stefano Fassina, esponente della sinistra Pd, che ha accusato il governo di aver usato “una strada tecnica, quella del decreto ministeriale, per raggiungere un obiettivo politico”. Ma in un contesto come quello attuale la priorità di un governo che vuole ‘cambiare verso’ deve essere la scuola pubblica”. Perciò, avverte, “dovremmo valutarne i contenuti e discutere di come cambiare il provvedimento”. In quale sede, politica (di partito) o parlamentare, Fassina non lo precisa. Ma di confronto si tratterà.

Di parere assai diverso, anzi opposto a quello di Fassina, è per esempio un altro esponente del Pd, il deputato Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari Sociali, che ha detto che “togliere l’Imu alle scuole paritarie che non fanno profitti è un esercizio di giustizia sociale. Le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico e, assieme alle scuole statali, vanno sostenute”. 

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