Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Lo psicoterapeuta mette in guardia la scuola

Sembra che ormai i più giovani sappiano scrivere solo in stampatello o attraverso il linguaggio in codice in uso sui cellulari ,mentre di contro abbandonano sempre di più il corsivo. Responsabili – anche di questo – sarebbero – la scuola e gli adulti, secondo Federico Bianchi di Catelbianco, psicoterapeuta e direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma.

Che il corsivo sia stato progressivamente abbandonato – proprio il carattere che peraltro esprimerebbe meglio la personalità di ciascuno di noi – sarebbe confermato da uno studio condotto su ragazzi (maschi e femmine) che frequentano la scuola superiore a Pesaro. In sostanza, secondo l’esperto, questo fenomeno, che spiega essere più maschile che femminile, è il risultato di un mix di cause: i nuovi metodi di insegnamento della scrittura nelle scuole e l’uso di computer e telefonini. Il corsivo esprime meglio di tutti le caratteristiche fortemente personali dell’individuo.

Non a caso ogni persona unisce le lettere in modo assolutamente originale. Lo stampato è invece il modo di scrivere delle macchine: “cosa c’entra l’uomo con questo?” si chiede Caltebianco. Per lo psicoterapeuta è necessario fare un passo indietro nella scuola. “E’ noto che i disturbi di apprendimento – ha spiegato – stanno aumentando e questo a causa della confusione che si crea nella mente dei bambini nei primi anni di scuola. Troppe nozioni – conclude – e troppo velocemente”.

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