L’incognita dei concorsi scuola da bandire

La mancanza del numero legale che ha impedito al CSPI il 4 marzo scorso di esprimere i pareri sui concorsi sta complicando la procedura e i tempi di emanazione dei bandi concorsi scuola.

C’è chi sta proponendo di lasciar perdere e di puntare tutto sui supplenti da nominare sui posti previsti per i vincitori, rimandando, di fatto, alle calende tutti i concorsi in cantiere. Sarebbe come rassegnarsi ad avere un sistema scolastico ancora più dissestato di quanto già sta avvenendo per l’emergenza sanitaria dell’Italia scolastica in quarantena.

Riteniamo necessario che l’intera procedura concorsuale non si fermi e compia tutti passaggi previsti per predisporre le prove da svolgere appena superata la drammatica emergenza.

Fermarsi per riprendere le procedure a emergenza finita sarebbe quasi da irresponsabili. Le procedure per predisporre le prove vere e proprie non comportano contatti, assembramenti, contagi. Si possono, quindi, attivare, a cominciare dai pareri del CSPI che dovrebbero essere previsti nella nuova seduta plenaria programmata per il 12 marzo in video-conferenza.

Le commissioni delle diverse sezioni del CSPI avevano già concluso i lavori e consegnato i propri parer. La plenaria dovrebbe soltanto assemblarli e/o integrarli. Si può fare.

Il Capo dipartimento – che probabilmente conosce informalmente i pareri delle commissioni – con tutta probabilità ha già predisposto i nuovi testi dei regolamenti e le tabelle dei titoli; a tamburo battente, appena ricevuto il documento finale del CSPI, è augurabile che possa e voglia non esitare oltre per mettere in moto finalmente la complessa macchina concorsuale, a cominciare dal primo bando pressoché pronto, quello del concorso infanzia e primaria.

Regolamenti, bandi, termine presentazione delle domande: come minimo, da oggi, passeranno almeno 40 giorni. Poi, per la predisposizione delle prime prove, altri 30-40 giorni.

Saremo arrivati a fine maggio-primi di giugno. L’emergenza del coronavirus sarà passata e la scuola a settembre (volendo anche poco dopo) potrà avere i nuovi insegnanti vincitori del concorso.

È necessario crederci come tutti stiamo credendo fermamente nel superamento dell’emergenza Coronavirus.