Liceo scienze umane: con il cambio d’orario fino a duemila cattedre in meno

Nei nuovi licei delle scienze umane confluiscono tutti i percorsi sperimentali ad indirizzo magistrale provenienti dagli istituti magistrali disciolti nel 2001.

Quasi tutti gli istituti avevano adottato, a suo tempo, la sperimentazione Brocca con l’orario di 34 ore settimanali in ogni classe, riducendolo di fatto, però, quasi ovunque, a 30 ore effettive per cause di forza maggiore, con unità oraria abbreviata in media di 10′ ogni ora, senza obbligo di recupero.

Con la riforma, l’orario settimanale sarà di 27 ore effettive nel biennio iniziale e di 30 ore nel triennio successivo. Cosa cambierà per gli studenti?

Avranno tre ore in meno a settimana (mezzora al giorno) per i primi due anni di corso, stando a scuola, in questo modo, 99 ore di meno all’anno nel biennio.

Ma nel triennio successivo la durata settimanale delle lezioni sarà uguale a quella attuale (30 ore), senza aumenti orari. ( http://www.tuttoscuola.com/ts_news_398-1.doc )

Per i docenti la differenza sarà, invece, notevole perché la docenza nominale (34 ore a settimana), su cui si costruisce l’organico effettivo, scenderà drasticamente per il primo biennio di 7 ore e nel triennio successivo di 4 ore.

Se si considera il numero attuale di classi funzionanti negli ex-istituti magistrali che sperimentano attualmente percorsi assimilabili al nuovo liceo di scienze umane, si può calcolare grosso modo il minor numero di ore di docenza necessarie (10.066 ore per il primo anno di corso, 9.765 per il secondo e via decrescendo).

Questo significa che nel 2010-11, con l’avvio simultaneo delle classi del biennio iniziale, nei nuovi licei delle scienze umane si potrebbero, dunque, risparmiare (o perdere, a seconda del punto di vista) in un solo colpo fino a 1.102 cattedre (559+543). Nel triennio successivo se ne potrebbero risparmiare (o perdere) altre 874 (302+289+283): nel complesso quasi 2.000 cattedre in meno tra il 2010 e il 2013.