Tuttoscuola: Non solo statale

Licei di 4 anni, paritarie… Carrozza cerca il consenso dei moderati?

Una parte dei sindacati di base e della sinistra antagonista vede con sospetto alcune delle iniziative assunte negli ultimi tempi dal ministro Maria Chiara Carrozza scorgendo in esse un disegno politico attribuibile non tanto alla persona dell’ex rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa quanto al Pd. O meglio a quella parte del Partito democratico che guarda alle elezioni (non necessariamente a breve termine) e che in quella prospettiva punta a guadagnare consensi di segno moderato al centro e tra i delusi del Pdl.

Indizi di questo orientamento sarebbero la linea morbida, se non di aperta comprensione, assunta dal ministro (ma anche dalla responsabile scuola del Pd, Puglisi) nei confronti delle esigenze economiche e del ruolo delle scuole paritarie, e anche il fatto che Carrozza abbia scelto di inaugurare la sperimentazione del ciclo di studi quadriennale in un Liceo paritario (“Guido Carli”) “di proprietà dell’associazione degli industriali di Brescia frequentata, per l’appunto, dai figli degli industriali lombardi”, come scrive l’Unicobas, promotore di una petizione online in cui si chiedono le dimissioni del ministro per “violazione dell’art. 33 della Costituzione”.

Un segnale nella stessa direzione sarebbe inoltre quello dato qualche mese fa dal Pd a Bologna, dove “nonostante un referendum consultivo abbia stabilito l’eliminazione dei fondi alle scuole paritarie, il consiglio comunale, guidato dal Pd, ha deciso di cestinare quanto detto dai suoi cittadini e destinare, comunque, una parte dei soldi delle casse comunali alle scuole paritarie”.

Insomma il disegno sarebbe quello di aprire al mondo dell’istruzione privata per erodere il bacino elettorale della destra.

Ci provò, in tempi e modi diversi, anche l’ex ministro Luigi Berlinguer, e anche allora non mancarono i dissensi nella sinistra.

 

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