Libri di testo? No, grazie.

Entro la fine di maggio i collegi dei docenti delle scuole secondarie superiori devono deliberare le scelte adozionali per le future classi prime.

Così ha deciso il Ministero dell’istruzione, che ha prorogato i termini già fissati alla seconda decade di maggio, in ragione della necessaria analisi delle proposte editoriali alla luce delle nuove “Indicazioni”- per i licei –  e delle nuove “Linee guida”– per gli istituti tecnici e professionali.

Organi di stampa riportano oggi una singolare protesta, adottata da vari collegi docenti, che hanno deciso di non procedere con le adozioni dei libri di testo.

La testata “Il resto del Carlino” riporta la notizia che già 7 collegi dei docenti della provincia di Bologna hanno deliberato la non-adozione perché i nuovi programmi derivanti dal riordino delle superiori in corso  non sono ancora definitivi.

Secondo il coordinamento delle scuole bolognesi, il Ministero non può calpestare la dignità professionale dei docenti, costringendoli ad adottare libri improvvisati e definiti sulla base di bozze provvisorie di nuovi programmi.

La protesta ha evidentemente una ragione politica, più che tecnica.

L’adozione dei libri testo è comunque un atto dovuto.

Con i vecchi o con i nuovi programmi.