Libertà religiosa in classe: verso una maggioranza di centrosinistra?
E’ iniziata alla Camera la discussione generale sulla legge per la libertà religiosa e i culti ammessi, varata dalla commissione affari costituzionali con la contrarietà della Lega e molti “maldipancia” di Forza Italia e Alleanza nazionale (eppure il testo-base è dell’intero governo e il relatore è il forzista Sandro Bondi).
Da sottolineare che il via libera in commissione cultura è stato dato non senza perplessità nelle fila della maggioranza: “una legge della quale non si sentiva particolare bisogno”, ha detto la leghista Giovanna Bianchi Clerici. Aggiungendo che la previsione contenuta nel comma 1 dell’articolo 12 (nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado l’insegnamento è impartito nel rispetto della dignità della persona e della sua fede religiosa) è “pericolosa e potrebbe aprire la strada nelle scuole elementari ad iniziative analoghe a quelle che hanno portato all’eliminazione dei crocefissi nelle aule scolastiche e dei festeggiamenti del Natale, per non offendere alunni che professano altre fedi religiose”.
Inoltre, la normativa sulle libere attività didattiche complementari relative allo studio delle religioni non sarebbe coordinata con la legge sui cicli scolastici approvata dal Parlamento. Molto critico anche il deputato di Forza Italia, Fabio Garagnani: in particolare l’articolo 12 “non contiene quei riferimenti previsti dalla legge Moratti sul valore e l’appartenenza alla civiltà cristiana”.
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