
Lettera aperta da parte dei docenti del Liceo Virgilio di Roma
A seguito delle perquisizione e dell’arresto di uno studente del “Liceo Classico Virgilio” di Roma Tuttoscuola riceve e considera doveroso pubblicare una riflessione da parte delle Funzioni Strumentali e dei Capi Dipartimento del Liceo stesso.
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Ancora una volta il liceo classico “Virgilio” di Roma viene trascinato sulle scene della cronaca locale e nazionale. Rispetto al problema delle dipendenze da alcool e da sostanze stupefacenti, il “Virgilio”, come tantissime scuole in Italia, sta portando avanti da tre anni una campagna di sensibilizzazione sistematicamente accurata e ponderata. Il Dirigente Scolastico prof.ssa Baldriga e il corpo docente hanno lavorato, condiviso e attuato un piano di prevenzione finalizzato a evitare l’utilizzo di queste sostanze informando e discutendo con tutti gli allievi. Ma tante ore e tanti sforzi non fanno notizia e ben di rado vengono notati e apprezzati come meriterebbero.
Ciò che, al contrario, riesce a fare notizia è che le forze dell’ordine abbiano varcato la soglia di una scuola per fermare lo spaccio di sostanze stupefacenti. Ciò che sgomenta e indigna come persone, prima che come docenti e cittadini, è l’accesa reazione che alcuni studenti e alcuni genitori hanno avuto successivamente al controllo e al conseguente fermo di uno studente. È sconcertante come si possa confondere la causa con l’effetto: l’intervento della polizia è conseguenza di fenomeni allarmanti che, evidentemente, nonostante tutto l’impegno profuso, continuano inquietantemente a manifestarsi.
Le scuole hanno bisogno di supporto di fronte a quella che si configura come una “emergenza sociale” e, invece, ancora una volta, in molti si preferisce gettare discredito sulle Istituzioni scolastiche, con una evidente azione di manipolazione dei fatti. È a dir poco sorprendente, infatti, che genitori in primis, alcuni organi di stampa e politici in seconda istanza, anziché affiancare la scuola, distolgano l’attenzione in modo strumentale, con l’unico fine e la disonesta consapevolezza di screditare i Dirigenti Scolastici, il nostro Dirigente Scolastico e tutti i docenti che la stimano, come capo d’Istituto e come persona.
E’ inconcepibile, infine, che una azione che dovrebbe tutelare la salute dei nostri studenti e che avviene a valle di una attività di sensibilizzazione da parte della scuola, sia vista esclusivamente come attività di repressione. Ulteriore motivo di rammarico è che le accuse ingiustamente riversate sulla Istituzione scolastica privilegino i pochi coinvolti, trascurando la stragrande maggioranza degli allievi del “Virgilio” che dai tentativi di difendere la legalità non possono che trarre giovamento.
I docenti del liceo “Virgilio” intendono proseguire nell’azione formativa e continuare a promuovere occasioni di serio dibattito e di aggiornamento su temi come la crisi dei ruoli educativi e le sue cause, l’alleanza fra scuola e famiglia, il ruolo delle sanzioni educative, il contrasto al bullismo e alle dipendenze, e i doveri come necessaria garanzia dei diritti e della solidarietà sociale.”
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