Lega. Quiz sulla cultura della Regione per l’assunzione dei docenti

Richiamo del Presidente della Camera

La Lega non solo si è opposta ad una parte del disegno di legge Aprea sul reclutamento dei docenti e la loro carriera, ma ha presentato una proposta sorprendente: per l’accesso agli albi regionali degli insegnanti (che, secondo il ddl dovrebbero sostituire le graduatorie) ha proposto di prevedere un quiz di accesso che serva a dimostrare la conoscenza della cultura del territorio.

Il test di accesso – ha spiegato la leghista Paola Goisis – serve a dare “pari opportunità” a docenti del Nord e del Sud visto che nelle abilitazioni ci possono essere aree del Sud in cui non si rispettano le regole, come è già accaduto. “Non è possibile, infatti, che la maggior parte dei professori che insegna al Nord sia meridionale.”

I test, insomma, dovrebbero fare da filtro per impedire l’arrivo di “foresti” che per poter insegnare devono dimostrare di conoscere la storia e le tradizioni locali.

Si sente in tutta la proposta l’effetto del recente veto vicentino ai dirigenti scolastici selezionati in concorsi di regioni meridionali.

La Lega vuole un test per i professori che attesti “il loro livello di conoscenza della storia, della cultura, delle tradizioni e della lingua della regione in cui vogliono andare ad insegnare“.

I titoli di studio, quindi, passeranno in secondo piano, perché, secondo la deputata proponente “Non garantiscono un’omogeneità di fondo e spesso risultano comprati. Pertanto non costituiscono una garanzia sull’adeguatezza dell’insegnante“.

La proposta leghista ha provocato una serie comprensibile di reazioni, tra cui quella della stessa presidente della Commissione cultura, on. Aprea, del Pdl.

Il presidente della Camera Fini, avvertito della proposta leghista, ha messo in guardia: “Durante l’esame della riforma la prima commissione e l’aula valutino il pieno e totale rispetto dei principi fondamentali della nostra carta costituzionale, si tratta di questione che non può essere opinabile ma che deve essere soltanto riferita a quel che c’è scritto nella Carta“.