Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

L’economia a scuola: l’opinione di Cipolletta e Gros-Pietro

Il dibattito sull’insegnamento dell’economia e delle scienze sociali nella scuola secondaria si arricchisce di ulteriori qualificati interventi. Pubblichiamo oggi quelli di Gian Maria Gros-Pietro e di Innocenzo Cipolletta.

Gian Maria Gros-Pietro, ordinario di Economia dell’Impresa alla Luiss di Roma già presidente dell’Iri e dell’Eni, editorialista del Sole 24 Ore e del Messaggero, così si è espresso:

Il mondo nel quale sono immersi i liceali è profondamente influenzato dalle problematiche economiche e sociali. Essi hanno a disposizione una massa di informazioni continuamente crescente, che occorre non soltanto assorbire, ma soprattutto valutare. Serve una formazione per collocare i flussi informativi disponibili in un quadro concettuale, traendone pieno vantaggio, e dominando l’utilizzo dell’informazione anziché essere dalla stessa condizionati. La collocazione ideale di questa formazione di base è negli anni del Liceo”.

Innocenzo Cipolletta, già Presidente di Ferrovie dello Stato e Direttore Generale di Confindustria, docente universitario, attualmente Presidente dell’Università di Trento, ha affermato che

L’economia è ormai parte della vita di tutti i giorni, ma non ha ancora una reale presenza nei licei. Eppure anche i giovani sono chiamati a riflettere sui concetti economici e spesso prendono posizioni su questioni di cui non hanno avuto confronti in sede scolastica. L’insegnamento dell’economia non dovrebbe più essere solo un insegnamento specialistico, ma dovrebbe essere materia di riflessione e di studio per tutti i giovani. L’interesse a tale materia appare provato per la presenza di giovani ai dibattiti economici (come il festival dell’economia di Trento) e per la loro adesione alle campagne aventi temi economici”.

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