Le interrogazioni parlamentari scavano nelle linee programmatiche del ministro

A caldo, dopo avere illustrato alle Commissioni istruzione le linee programmatiche del suo incarico, il ministro Carrozza aveva ricevuto apprezzamenti, soprattutto dalla maggioranza che sostiene il Governo, con particolare riferimento agli obiettivi di massima tracciati. Alcuni settori del sistema scuola erano stati soltanto sfiorati, quasi accennati o nemmeno trattati. Peraltro, la complessità di questo mondo richiederebbe tanti approfondimenti e precisazioni di dettaglio, difficilmente trattabili in un’unica relazione.

A freddo, ora, passato il primo effetto della comunicazione del ministro alle Camere, diverse interrogazioni parlamentari si sono abbattute sulle sue linee programmatiche, costringendo ad una integrazione sostanziale.

Sono stati soprattutto esponenti dell’opposizione a presentare interrogazioni sulla sua relazione, con riferimento, in particolare, alle cose non dette o soltanto enunciate nel titolo.

Sel, Lega e M5S (e non solo) hanno rivolto interrogazioni per conoscere gli intendimenti del ministro sul primo ciclo d’istruzione, sulle modalità di generalizzazione della scuola dell’infanzia, sulla valutazione degli studenti, sui TFA e sul reclutamento del personale scolastico.

C’è una certa curiosità per questo ‘supplemento’ delle linee programmatiche del ministro che potrebbe fornire un quadro più sistemico della sua azione politica e amministrativa alla Minerva e chiarire ancora meglio gli obiettivi del suo mandato.