Le insufficienze non compromettono l’ammissione all’esame

Qualche dirigente ha preso alla lettera la severità annunciata per l’ammissione al nuovo esame di Stato e ha ritenuto che, senza la sufficienza in tutte le materie, la non ammissione sia automatica.

E’ intervenuto il ministro a chiarire in via definitiva ogni dubbio con una sua nota (circolare n. 43 del 22 maggio) ricordando che “l’Ordinanza ministeriale n. 26 del 15.03.2007, all’articolo 2, comma 1 prevede la formulazione, da parte del Consiglio di classe, di un giudizio di ammissione volto ad accertare l’idoneità dell’alunno ad affrontare l’esame, anche in presenza di eventuali valutazioni non sufficienti nelle singole discipline.”

Era quindi già tutto chiaro, ma la cofnerma dovrebbe fugare ogni dubbio.

“La valutazione del Consiglio di classe – continua la nota di Fioroni – può, pertanto, concludersi con un “giudizio di ammissione” ovvero con “un giudizio di non ammissione”.

A scanso di equivoci e di contestazioni, il minsitro preica che: “In tali casi devono essere puntualmente motivate sia la non ammissione all’esame sia l’ammissione all’esame dei candidati che presentano valutazioni non sufficienti nelle singole discipline.”