Le iniziative di protesta nel primo giorno di scuola

Il primo giorno dell’anno scolastico ha visto le prevedibili proteste, manifestazioni, presidi, sit-in e volantinaggi contro i tagli decisi dall’esecutivo e la possibile inefficacia delle cosiddette misure salva-precari, da parte di genitori e insegnanti, precari e non.

Il centro della protesta è stata Nisida, nel cui carcere minorile il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini si è recato per l’inaugurazione ufficiale dell’anno scolastico. Qui, i manifestanti hanno eretto una barricata, bloccando sia all’andata che all’uscita i pulmini con i giornalisti.

Nel vicinissimo centro di Napoli, oggi si è registrata la protesta di un gruppo di precari, con la distribuzione di volantini informativi a passanti e turisti.

A Roma, in viale Trastevere, sede del ministero, c’è stato un assedio sonoro tenuto da alcuni ragazzi dei Cobas e dei Giovani comunisti per contribuire alla protesta dei precari della scuola: su una camionetta parcheggiata davanti al ministero, i manifestanti hanno posizionato delle casse da cui usciva musica ad un volume assordante.

Alle 20 poi, a causa della pioggia si terrà la manifestazione inizialmente prevista per le 16, con l’assemblea degli insegnanti precari che da ormai una settimana stanno manifestando giorno e notte con un presidio permanente a viale Trastevere.

A Palermo un corteo di circa 600 insegnanti precari è partito stamani da piazza Marina a Palermo per raggiungere Palazzo d’Orleans sede della presidenza della Regione siciliana. Hanno aperto la manifestazione le bandiere di Cisl, Uil e Cgil, con dietro l’ormai immancabile statua in legno di san precario, come quella delle processioni.

In Calabria, circa 300 persone hanno manifestatoo davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale a Catanzaro Lido.

In Sardegna, circa duecento precari della scuola hanno bloccato, dalle 7.30 alle 9 di stamattina il traffico in entrata e in uscita dalla città di Sassari all’altezza del parco di Monserrato. Per domani mattina alle 10 nel palazzo della Provincia sono stati convocati gli Stati generali della scuola.

Infine, a Venezia, il coordinamento regionale dei “precari in mutande” questa mattina ha dato vita a un sit-in sotto l’Ufficio scolastico del Veneto, mentre altre manifestazioni si sono svolte anche in altre città della regione. A rappresentare la loro protesta, una bandiera con una clessidra alata che simboleggia il tempo che passa inutilmente.