Latino alle medie: come fare per rendere credibile il suo ritorno

Ritorno al futuro per una lingua che viene dal passato? Per essere davvero credibile, la proposta del ritorno del latino tra gli insegnamenti della secondaria di I grado richiederà una scelta coraggiosa e alternativa, altrimenti sarà destinato all’insuccesso e ad essere archiviato tra le riforme impossibili o tra le buone intenzioni, come diceva il poeta: “Di buone volontà è pieno l’inferno” (Ovidio); “la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni” (Karl Marx).

Per avere davvero un futuro sicuro, innanzitutto, il suo insegnamento non dovrebbe essere facoltativo, bensì curricolare, alla stregua delle altre discipline d’insegnamento.
Relegarlo in orario extrascolastico, al pomeriggio ad esempio, sarebbe un modo per non farlo nemmeno nascere o, al massimo, di mantenerlo artificiosamente in vita, simbolicamente.

L’idea di fargli compiere i primi passi liberamente, senza alcun obbligo di adesione, probabilmente nasconde la speranza di trasformare un avvio sperimentale in un’ampia condivisione, per poi estenderne l’applicazione in modo sistematico. Sarebbe un esperimento a freddo, destinato ad abortire nel nascere.

Il latino alle medie va reso obbligatorio subito. Dovrebbe essere introdotto già nel primo anno della scuola secondaria d I grado, per almeno un’ora a settimana. Preliminarmente occorrerà individuare la nuova classe di concorso, specifica per l’insegnamento del latino nella scuola di I grado, alla stregua di quanto successo nella scuola primaria per l’insegnamento curricolare dell’educazione motoria.

Conseguentemente, sarà necessario prevedere il corrispondente organico a cui possano accedere per concorso i docenti.

Nella necessaria fase transitoria i docenti preposti all’insegnamento del latino potrebbero essere nominati dalle attuali graduatorie della secondaria di II grado che prevedono tale insegnamento, come la A011 e la A013.  

La piccola rivoluzione del latino può realizzarsi soltanto attraverso tutti questi passaggi, altrimenti sarà destinato a restare soltanto un sogno, un’idea nostalgica. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA