Tuttoscuola: Non solo statale

La Scuola Bosina della moglie di Bossi verso la chiusura

Sopralluogo dei carabiniero e Consiglio di amministrazione dimesso

Sono ormai lontani i tempi in cui la Lega guidata dal senatore Bossi sfruttava il vento politico a favore. E sono lontani anche i tempi in cui la Scuola Bosina, voluta e guidata dalla moglie di Bossi, fruiva di generosi finanziamenti statali.

La scuola ora è in crisi e, schiacciata dai debiti, rischia di essere messa in liquidazione, come ha riferito il giornale di Varese “Prealpina”.

Il 1° settembre vi è stato un sopralluogo dei carabinieri nella scuola, dove il consiglio di amministrazione si è dimesso.

Come ha riferito il presidente dimissionario, i numeri degli alunni pesano come un macigno: 260 gli iscritti a fine anni Novanta e 110 nel 2013. Meno della metà in quindici anni, con un incasso annuo diminuito di oltre 500mila euro.  

Da qui la difficoltà a pagare gli stipendi ai dipendenti, che hanno deciso il braccio di ferro con la proprietà, rivendicando anche il pagamento del mancato stipendio degli ultimi tre mesi.

Dopo il sopralluogo dei carabinieri, parla il presidente dimissionario: “Consiglio d’amministrazione entro giovedì 4 settembre per far fronte al passivo”. Si cerca l’alternativa alla liquidazione.

Operazione difficile a fronte sia dei debiti accumulati per centinaia di migliaia di euro, sia delle gestione corrente che ne richiede altrettanti.

Mollare la scuola al suo destino sarebbe, però, quasi come tradire le origini, scrive il giornalista, secondo cui Qualcuno ipotizza di risolvere la questione con un liquidatore, mentre la base del Carroccio spera in un intervento personale dei vertici per mantenere in vita uno dei simboli del “vento leghista”, quello che gonfiava il vessillo di Alberto da Giussano.

Altrimenti rimarranno solo ricordi, quei corsi di lingua bosina e di uva pigiata coi piedi nelle tinozze durante le ore di lezione «Per educare alle nostre tradizioni», diceva il senatùr. Amarcord senza speranza.

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