La Sapienza conferisce dottorato honoris causa a Liliana Segre. Il bacio allo studente di ‘destra’

“Hai ciuffo come mio nipote”. Queste le parole che la senatrice Liliana Segre ha rivolto a Valerio Cerracchio, studente 24enne dell’ateneo romano “Sapienza”, lo scorso 18 febbraio, in occasione del dottorato honoris causa conferito dalla stessa università alla Segre. Nei giorni antecedenti l’evento, la presenza dello studente era stata fortemente criticata tanto che l’intero ateneo è stato praticamente blindato per paura di scontri. “La generazione dei giovani di oggi è la prima ad aver perso il diritto alla speranza nel futuro” avrebbe detto il giovane nel suo discorso.

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Nei giorni scorsi, Valerio era stato criticato per il fatto di appartenere a un movimento giovanile di destra, “Generazione popolare“. La sua partecipazione alla cerimonia di dottorato honoris causa conferita dall’università Sapienza di Roma a Liliana Segre era stata vista da alcuni come inopportuna. Ma lui si era difeso dicendo di non essere fascista ma semplicemente “di destra e democratico”.

Studenti vicini agli ambienti di sinistra avrebbero preferito una delegazione “anti-fascista” ad accogliere Segre. La Sapienza si era però smarcata, dicendo di aver selezionato lo studente in quanto membro della giunta di facoltà, secondo la prassi.

La sua rivincita, Valerio, l’ha avuta proprio ieri, a fine cerimonia, quando Liliana Segre, trovandoselo davanti durante i saluti finali, non ha esitato: “Sai che hai il ciuffo come mio nipote? Posso darti un bacio anche se sono vecchia?”. Lui, con gli occhi lucidi per la commozione, ha ricambiato l’abbraccio. Poi, si è sfogato con l’amico “di sinistra”, Antonio Lodise, rappresentante degli studenti nel Cda dell’ateneo: “La risposta alle polemiche è quest’abbraccio, un momento che mi ripaga di ogni amarezza per le offese ricevute”.