La riforma della scuola nel Cdm della settimana successiva al 22 febbraio

Il primo compleanno del governo coinciderà con una manifestazione del PD sul tema della scuola, il 22 febbraio. Lo scrive nella prima enews del 2015 il premier Matteo Renzi.

Questo per intero il testo del Presidente del Consiglio: “Sulla scuola ho salutato il ritorno in classe degli studenti con questo video. I ragazzi magari non saranno contentissimi di tornare in classe. Ma io sono molto contento di come loro hanno partecipato a “la Buona scuola”. Centinaia di migliaia di messaggi, di critiche, di proposte sulle 136 pagine del documento che abbiamo proposto a settembre. Adesso è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti. Il 22 febbraio – primo compleanno del Governo – il PD organizzerà una manifestazione nazionale sul tema della scuola. E nella settimana successiva porteremo in consiglio dei ministri gli atti normativi sugli insegnanti, sull’abolizione del precariato e delle supplenze, sulla formazione tecnica e professionale, sull’alternanza scuola lavoro, sull’educazione motoria, sull’arte, l’educazione civica, l’inglese, sulla valutazione degli insegnanti e delle scuole, sul merito come motore della scuola italiana. Il domani del nostro Paese dipende dalle scelte di oggi sul sistema educativo.

Interessante per il comparto scuola anche quanto Renzi scrive circa la riforma della Pubblica Amministrazione, nella quale “saranno premiati quelli bravi, che ci sono, e stangati i furbetti”: “Il disegno di legge delega all’attenzione del Senato contiene provvedimenti veramente interessanti. Semplificazione, scommessa sul digitale, razionalizzazione forze dell’ordine, tempi certi di risposta delle amministrazioni, silenzio assenso, sulla conferenza dei servizi, sulle partecipate, sul pubblico impiego (premiamo quelli bravi, che ci sono, e stanghiamo i furbetti), camere di commercio, funzionamento del governo. O cambiamo il sistema o il sistema cambierà noi. Ecco perché questa battaglia decisiva dovrà essere giocata nel supremo interesse dei cittadini, senza paura delle resistenze di piccole e grandi lobby e del potere di rendita dei signori della burocrazia. Non sarà la sfida più facile forse, ma per me è la più divertente, credetemi”.