La mappa dei precari, un fenomeno che esplode/2

I docenti precari quest’anno sono il 14,9% dei docenti in servizio; l’anno scorso rappresentavano addirittura il 15,4%. Che è come dire che c’è un docente precario ogni sette docenti in cattedra.
Andava molto meglio nel 1997-98 quando i 66.600 docenti precari in servizio rappresentavano solamente l’8,2% dei docenti in servizio (un precario ogni tredici docenti in servizio).
Ma negli anni successivi la situazione, nonostante drastici interventi di razionalizzazione finanziaria, è andata peggiorando, tanto che nell’anno (2000-2001) che ha preceduto l’arrivo del ministro Moratti, i precari sono stati 117.685 (il 14,3% dei docenti in servizio).
Nel primo anno del mandato Moratti i docenti precari sono scesi a 97 mila (11,6%), anche per effetto delle nomine predisposte dal precedente governo, ma subito dopo hanno ricominciato ad aumentare, di anno in anno, fino ad arrivare ai livelli attuali.
Per il personale Ata le cose non sono andate meglio.
Quest’anno, con un incremento di circa 4.300 unità rispetto all’anno scorso, sono 74.300 (dati ufficiosi del Miur), la quantità più alta mai registrata nel settore, con un tasso di precarietà, rispetto al personale in servizio, pari al 30%.