La lotteria dei numeri: i precari e i posti disponibili per il ruolo

Quanti sono i docenti precari in Italia? E quanti i supplenti annui?

Dalle cronache dei giorni scorsi si ricava che il ministro Moratti ha dichiarato che vi sarebbero oggi 180 mila docenti precari con doppioni di iscrizioni (le persone fisiche sarebbero quindi molto meno di 180 mila) e poco più della metà di loro (91 mila) sarebbero supplenti annui.

Andando però a leggere le stesse fonti ufficiali del ministero (www.istruzione.it/mpi/pubblicazioni), si scopre che lo scorso anno risultavano circa 450 mila iscrizioni in graduatorie permanenti provinciali che, depurate dei doppioni di iscrizione in più graduatorie, riducevano le persone fisiche a 422.145.
Le nuove iscrizioni 2003 hanno certamente fatto lievitare quel numero, già di per sé patologico.

Quanto poi alle nomine annue, tuttora in corso, c’è da notare che dalle province è stato segnalato un fabbisogno di oltre 111 mila posti, che potrebbero portare ad altrettante nomine di supplenza annua (a meno di numerosi accorpamenti di spezzoni di cattedra).

Lo scorso anno vi furono più di 105 mila nomine di docenza per supplenze annue (o fino al termine delle attività). Sembra quindi difficile che quest’anno, in una situazione non molto diversa, si siano ridotte a sole 91 mila.

Ma quel che stupisce di più è l’affermazione secondo cui vi sarebbero 40 mila posti vacanti da ricoprire con immissioni in ruolo.
Dai dati ufficiali del Miur risulta che nell’anno scolastico appena concluso vi erano 747.155 posti ufficiali di diritto e 722.182 docenti di ruolo. I posti vacanti erano pertanto quasi 25 mila.

Sono stati tagliati, per effetto Finanziaria, poco meno di 8 mila posti e sono rimasti ulteriormente vacanti altri 9.500 posti per pensionamento.

Da settembre dovrebbero dunque essere vacanti 26-27 mila posti. 40 mila sembrano un po’ troppi.