La legge di stabilità anticiperà una parte della Buona Scuola?

Dopo la fase di consultazione della Buona Scuola, la cui conclusione è prevista per metà novembre, dovranno essere varati i provvedimenti per dare gambe alla riforma Renzi-Giannini.

La stabilizzazione del personale con l’impegnativo piano di assunzioni e contestuale svuotamento delle GAE dovrà trovare attuazione prima di ogni altro provvedimento, perché è prevista per il 1° settembre 2015. Potrebbe esserci, quindi, un provvedimento d’urgenza (decreto legge?) da varare, ad esempio, nel prossimo gennaio-febbraio per produrre i suoi effetti in tempo utile per il prossimo anno scolastico.

Per le altre numerose proposte di innovazione potrebbe essere presentato contemporaneamente un disegno di legge delega per poi varare successivamente uno o più decreti delegati per modifiche da introdurre dal 2016-17 in poi.

Poiché la stabilizzazione del personale, con il relativo piano di assunzioni, richiederà – come esplicitato dalla ‘Buona Scuola’ – un impegno di spesa per il 2015 di circa 3 miliardi, non potrà che essere l’imminente legge di stabilità a prevederlo.

Conseguentemente i vari interventi di razionalizzazione della spesa pubblica (compresi gli ipotizzati tagli degli organici ATA) di cui si parla in questi giorni potrebbero essere funzionali proprio al piano di assunzioni per il 2015. L’operazione di stabilizzazione del personale precario potrebbe, quindi, essere inclusa nella legge di stabilità 2015 che dovrà essere presentata entro il 15 ottobre.

Riforma Renzi-Giannini in due tempi, dunque.

Se sarà così, questa anticipazione del pacchetto della ‘Buona Scuola’ non potrà che giocare a favore dei sindacati che, una volta portata a casa la stabilizzazione dei precari, non avranno obblighi di contestuale scambio per altre operazioni, come, ad esempio, la progressione di carriera per merito.