
La grande fuga verso i licei/1: dieci anni in calo per i tecnici
Non si hanno ancora notizie sicure sulle iscrizioni per il 2008-2009, ma da qualche anticipazione proveniente dalle scuole sembra che anche quest’anno stia emergendo la tendenza delle famiglie italiane a privilegiare la scelta dei licei, malgrado il rilancio dell’istruzione tecnica e di quella professionale effettuato dall’attuale governo con la legge n. 40/2007.
E’ un fenomeno che viene da lontano. Nel 1997 (ministro Berlinguer), risultava iscritto agli istituti tecnici il 40,4% degli studenti delle superiori. Con il ministro De Mauro, tre anni dopo, appena varato l’innalzamento dell’obbligo di istruzione, la percentuale di studenti dei tecnici era già scesa al 38,5%. Nel 2003, con il ministro Moratti, l’inesorabile flessione di iscritti continuava, toccando il 36,8%. Quest’anno, con il ministro Fioroni, la percentuale è ulteriormente scesa al 33,9%, facendo segnare in un decennio una flessione media di 6,5 punti in percentuale. Nelle Isole la flessione complessiva ha superato i 9 punti in percentuale.
Passano i ministri, si cercano nuove soluzioni, ma la crisi di quel settore dell’istruzione, che anche altri Paesi ci hanno invidiato, sembra proprio irreversibile.
Una curiosità: nell’anno scolastico in corso gli studenti iscritti ai licei classici e scientifici sono complessivamente 863.395, di poche migliaia sotto al livello complessivo dei tecnici (870.708 unità). Si può essere certi che con le nuove iscrizioni il sorpasso sarà cosa fatta.
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