La Consulta boccia la maggiorazione di 40 punti per le graduatorie di Trento

Con sentenza n. 242 del 20 luglio 2011, depositata il 25 luglio, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di due articoli della legge della Provincia di Trento relativi al sistema di istruzione e formazione trentino che erano stati introdotti con le disposizioni per la formazione dell’assestamento del bilancio annuale 2008 e pluriennale 2008-2010 e per la formazione del bilancio annuale 2009 e pluriennale 2009-2011 della Provincia autonoma di Trento.

La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale sia dell’attribuzione di 40 punti relativi alla continuità di servizio nelle scuole della provincia di Trento sia dell’inserimento in coda dei docenti già inseriti in graduatorie di altre province.

La sentenza, pur riguardando soltanto la provincia di Trento, riveste interesse anche per l’intero sistema nazionale, pur non determinandovi alcuna ricaduta concreta.

Quei 40 punti bocciati dalla Consulta assomigliano molto a quel bonus proposto da un emendamento della Lega ma non accolto in sede di approvazione del decreto legge sullo sviluppo, tanto che qualcuno ha subito commentato la sentenza con un “l’avevo detto!”.

La seconda bocciatura, quella relativa all’accodamento degli esterni, non costituisce novità visto che la stessa Consulta, alcuni mesi fa, aveva legittimato gli inserimenti “a pettine” nelle graduatorie ad esaurimento in caso di trasferimenti da altre province.