
La Cisl scuola non accetta lezioni di democrazia. Dalla Cgil-scuola
Continua con una certa asprezza di toni la polemica tra Cgil-scuola e Cisl-scuola sulla questione del rinnovo delle Rsu. Polemica che, con l’ultimo (per il momento) intervento della Cisl-scuola, si estende anche ad altre questioni.
“La piena funzionalità della contrattazione d’istituto – dichiara in un comincato la Cisl-scuola – sta a cuore anche a noi, non serve che altri ci diano lezioni di cui non abbiamo bisogno e per cui, francamente, non hanno titolo. Soprattutto non accettiamo, dalla CGIL e da nessun altro, lezioni di democrazia.
E’ mai possibile che in questo Paese – prosegue il sindacato di Scrima – la CGIL si consideri l’unica ed esclusiva custode della democrazia e pensi che tutti gli altri sindacati lavorino per mortificarla e umiliarla? Né tantomeno accettiamo lezioni di confederalità, perché confederalità vuol dire farsi carico di trovare soluzioni praticabili rispetto ai problemi dei più deboli.
Proprio la vertenza sul precariato – aggiunge la Cisl – è il terreno di un impegno vero in questa direzione: i più deboli vanno aiutati, non strumentalizzati; hanno diritto a risultati concreti non a illusioni, favole e demagogia.
In questa fase politica e sindacale si stanno esprimendo, del tutto legittimamente, posizioni e atteggiamenti diversi sulle azioni da assumere; qualcuno è indotto a privilegiare sempre e comunque lo scontro, qualche altro a rivendicare, prima di tutto, l’esercizio di prerogative negoziali che sono il terreno proprio e specifico dell’agire sindacale.
E’ prevedibile una nuova risposta della Flc-cgil che determinerà un ulteriore strappo alla unità di azione dei sindacati confederali.
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