Ius Scholae: scontro nella maggioranza. Slitta l’esame della proposta

La legge sulla cittadinanza (Ius Scholae) diventa occasione per un nuovo scontro nella maggioranza. Salvini, secondo quanto segnala Ansa.it, riunisce i deputati e consegna al capogruppo Riccardo Molinari un messaggio di avviso al premier Draghi: “Il governo si occupi del rincaro del gasolio o è difficile restare”. L’esame della proposta di legge slitta alla prossima settimana.

A Montecitorio la battaglia si preannuncia dura e dall’esito incerto. L’occasione è l’approdo nell’Aula della Camera della riforma che garantisce la cittadinanza dopo un ciclo scolastico di cinque anni. Il segretario della Lega accusa Pd e M5S di non rispettare i delicati equilibri che reggono l’esecutivo di unità nazionale. E attacca: “Incredibile, vergognoso e irrispettoso per gli italiani. In un momento di crisi drammatica come questo, la sinistra mette in difficoltà maggioranza e governo insistendo su cittadinanza agli immigrati e cannabis anziché occuparsi di lavoro, tasse e stipendi”. 

Lo Ius scholae è una legge del Parlamento che ha una sua attività. L’agenda del governo è un’altra cosa, e chi dovesse mischiare le due cose se ne assumerebbe la responsabilità. Da parte nostra non c’è nessuna intenzione di mettere a rischio il governo”. A dirlo è Graziano Delrio intervistato da La Stampa. L’ex ministro del Pd si chiede di cosa abbiano paura Salvini e Meloni, e sottolinea che si tratta di un diritto “abbastanza comune in tutta Europa, e non è che gli altri Paesi sono stati invasi dagli immigrati. Dietro questo progetto di legge c’è un lavoro lunghissimo, che sarebbe stato molto più semplice se la destra non si fosse mostrata populista. Si sono opposti in maniera radicale a un provvedimento che in un altro Paese sarebbe passato in cinque minuti. Sono atti del Parlamento, non coinvolgono il governo, a meno che non si vogliano utilizzare per fare propaganda. Ma questa sarebbe una responsabilità che si assumerebbe chi decidesse di mischiare le due cose”. 

Bloccare il Parlamento per votare Ius Scholae e droga libera è contro gli interessi del Paese – ha detto ancora Salvini -. Siamo stati fin qui molto responsabili: dalla guerra alla pandemia alla riforma fiscale, pur facendo valere le nostre posizioni. La dialettica è il sale della democrazia. Non possiamo però accettare una forzatura che rischia di danneggiare l’Italia e gli italiani”. Secondo l’ex ministro dell’Interno, “legalizzare le droghe sarebbe una follia che non riduce la criminalità” e “la cittadinanza va meritata non regalata, se no si rischia di aumentare la disgregazione sociale”.

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