Ius Scholae convitato di pietra nei decreti-legge varati dal Governo. 113mila studenti senza risposta

I decreti-legge n. 36 e 37 del 28 marzo 2025 in materia di cittadinanza e immigrazione, pubblicati in Gazzetta Ufficiale dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri e la promulgazione dal Capo dello Stato, pur riguardando espressamente gli stranieri, ignorano completamente una questione specifica dei minori non italiani, dibattuta nei mesi scorsi sia tra maggioranza e opposizione che all’interno degli stessi partiti di maggioranza: lo ius scholae, che Forza Italia (partito proponente) ha preferito chiamare ius Italiae.

Lo ius Scholae/Italiae, convitato di pietra all’interno dei due decreti-legge, potrebbe creare difficoltà per Forza Italia che l’aveva proposta in contrasto con altri partiti della coalizione al Governo. Forza Italia, infatti, potrebbe forse trovarsi tra l’incudine e il martello, quando, in sede di conversione del decreto-legge sulla cittadinanza, dovrà fronteggiare le probabili proposte dei partiti di opposizione che potrebbero chiedere di inserire nel testo proprio la proposta dello Ius Italiae degli azzurri.

Quando nell’ottobre 2024 Forza Italia aveva presentato la sua proposta per concedere la cittadinanza agli alunni stranieri che avevano concluso con merito il primo biennio della secondaria di II grado, il numero complessivo di circa 911mila unità di alunni stranieri aveva la seguente ripartizione:

Con riferimento soltanto agli istituti statali e paritari della secondaria di II grado, il numero di studenti stranieri era complessivamente di 227.269 unità, a fronte di 2.412.569 studenti italiani.

Sul totale di 2.639.838 studenti, gli stranieri rappresentavano l’8,6%.

Di quei 227.269 studenti stranieri, quanti erano virtualmente interessati allo Ius Italiae?

Negli istituti statali gli stranieri iscritti nel triennio conclusivo (cioè, a biennio iniziale superato) erano 109.179, pari al 7,6% dei 1.438.297 iscritti.

Negli istituti paritari erano 3.942, pari al 4,5% degli 97.477 iscritti.

Complessivamente, quindi, gli studenti stranieri interessati alla cittadinanza italiana, ma che per il momento rimarranno in attesa di risposta, l’anno scorso erano 113.121, pari al 7,4%.

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