ISFOL: una rete europea per la qualità della formazione

L’ombra dei risultati dell’indagine OCSE-PISA sulle competenze dei quindicenni in scienze, matematica e lettura, disastrosi per l’Italia, ha dominato i lavori del convegno internazionale promosso il 6 dicembre a Roma dall’ISFOL sul tema dell’assicurazione di qualità nell’istruzione e nella formazione professionale.

In programma era la presentazione del Reference Point italiano facente parte della rete europea dei centri che si occupano di assicurazione della qualità, rete alla quale aderiscono 15 Paesi. Dopo gli interventi degli ospiti stranieri, tra i quali il nuovo presidente della rete europea Jurgen Horschinegg(ENQUAVET), e i rappresentanti della Commissione Europea e del Cedefop, e la presentazione del Reference Point italiano da parte di Giorgio Allulli dell’ISFOL, si è svolta la Tavola rotonda sulle prospettive dell’assicurazione di qualità in Italia.

E’ risultato evidente negli interventi dei partecipanti, tra i quali il viceministro Mariangela Bastico, il presidente dell’ANP Giorgio Rembado e il segretario confederale della CISL Giorgio Santini, il grave ritardo con il quale il nostro Paese affronta questa tematica, da noi praticamente sconosciuta, o limitata alla adozione di modelli valutativi che toccano solo gli aspetti organizzativi dei processi formativi.

Il viceministro Bastico, in particolare, ha riconosciuto l’importanza strategica della valutazione finalizzata al miglioramento della qualità, preannunciando un vasto piano di azioni che saranno sviluppate dall’INVALSI in tre direzioni: la valutazione dell’efficienza delle strutture che erogano formazione (organizzazione, amministrazione, gestione), quella relativa ai livelli di apprendimento, e infine – forse la più delicata – la valutazione degli insegnanti, dei formatori e dei dirigenti scolastici.