
Invalsi e Sindacati ai ferri corti
Il 29 luglio si è svolto presso la Direzione Generale per il personale scolastico un incontro in prosecuzione di quello del 25 luglio, con il medesimo ordine del giorno:“comunicazioni urgenti sull´attuazione del progetto VALES da parte dell´INVALSI”, alla presenza del Dottor Sestito, commissario straordinario dell´INVALSI e la Dott.ssa Palumbo per il MIUR.
Secondo quanto riferito dal sindacato Gilda, come nella riunione precedente, sono state confermate tutte le iniziative dell´INVALSI, compresa quella della “Scuola estiva”, che è stata fortemente oggetto di critica da parte delle Organizzazioni sindacali e della quale era stato chiesto all´unanimità il blocco, per la poca trasparenza della selezione e dei metodi.
La posizione dell’Invalsi è stata netta e decisa, in quanto il Dott. Sestito ha ribadito che non c´era motivo per bloccare il tutto e che la selezione era stata lasciata ai diversi Uffici Scolastici Regionali, che ben conoscevano le persone adatte alla frequenza di tali corsi di formazione.
Le OO.SS. hanno chiesto le lettere inviate da parte dell´INVALSI agli U.S.R. e tutta la documentazione completa inerente alla materia.
Per tutta risposta il Dott. Sestito ha messo in evidenza che l´INVALSI è un ente autonomo, anche rispetto al MIUR, di ricerca e quindi continuerà per la propria strada iniziando il progetto VALES con il sistema dell´auto valutazione delle scuole.
Nessuna mediazione, quindi e nessuna marcia indietro nemmeno per le scuole estive di formazione.
La delegazione FGU/ Gilda degli Insegnanti con molto vigore e contrarietà ha ribadito nuovamente la non condivisione del sistema INVALSI; ha chiesto di conoscere l´entità dei finanziamenti utilizzati e della spesa per tale sistema, in un momento in cui la scuola, fra tagli, precari, contratti scaduti, ha bisogno di ben altro; ancora una volta ha dichiarato che gli insegnanti non criticano la valutazione in sé, ma ribadisce l´esigenza di una valutazione che non sia solamente un premio una tantum a pochi scelti e valutati non si sa da chi né come, ma una progressione di carriera, così come avviene in altri paesi, vedi la Francia, che porti ad un aumento di stipendio per sempre per tutti.
La delegazione ha confermato la propria contrarietà e disapprovazione, affermando che se le cose continuassero in questo modo, si andrà allo scontro con forme di protesta e stato di agitazione nelle scuole.
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