
INVALSI 2025: dispersione scolastica in calo, competenze digitali in crescita e una scuola che tiene

Meno dispersione scolastica, più competenze digitali e una partecipazione sempre più ampia al sistema educativo. I dati delle Prove INVALSI 2025, presentati in questi giorni, restituiscono un’immagine dinamica della scuola italiana: una scuola che, pur affrontando nuove complessità, continua a essere presidio educativo e sociale, e che guarda con determinazione al futuro.
Dispersione scolastica sotto il 10%: obiettivo 2026 già superato
Il 2024 segna una svolta storica: l’indicatore ELET sull’abbandono scolastico precoce scende al 9,8%, superando con due anni di anticipo il target nazionale del 10,2% previsto per il 2026. Un risultato che apre ora scenari concreti per il raggiungimento del target europeo del 9% entro il 2030.
La riduzione della dispersione non è solo un dato tecnico, ma un indicatore sociale potente: sempre più giovani completano il percorso scolastico o si inseriscono in canali formativi strutturati, con effetti positivi sull’inclusione, sull’occupabilità e sulla coesione territoriale.
Va però riconosciuto che una maggiore permanenza nel sistema scolastico porta con sé anche nuove fragilità: studenti che in passato avrebbero abbandonato la scuola oggi restano, ma presentano più difficoltà negli apprendimenti. Questo spiega la leggera flessione di alcuni risultati medi, senza che ciò significhi un peggioramento qualitativo. INVALSI ha sviluppato un modello integrato di monitoraggio predittivo, realizzato insieme al MIM e a ISTAT, per leggere in profondità questi fenomeni e guidare politiche educative sempre più mirate.
I risultati della scuola primaria: tenuta generale, con qualche fragilità iniziale
Gli esiti della scuola primaria restano sostanzialmente stabili, con lievi flessioni attribuibili alla crescente eterogeneità della popolazione scolastica, in particolare nei primi anni di alfabetizzazione.
Classe II primaria
– Italiano: il 66% degli alunni raggiunge almeno il livello base (era il 67% nel 2024)
– Matematica: stabile al 67%ì
Classe V primaria
– Italiano: il 75% raggiunge il livello base
– Matematica: il 66% (in lieve calo rispetto al 68% del 2024)
– Inglese:
Reading: il 91% raggiunge il livello A1 del QCER
Listening: l’86% (dato stabile rispetto al 2024)
Scuola secondaria di primo grado: migliorano le competenze in inglese
I risultati degli studenti di terza media (grado 8) mostrano buona tenuta in italiano e matematica e progressi significativi in inglese, segno di un lavoro efficace su lettura e ascolto.
– Italiano: 59% raggiunge almeno il livello 3 (leggero calo di 1 punto)
– Matematica: 56% raggiunge almeno il livello 3 (dato stabile)
– Inglese:
Reading (A2): 83% raggiunge almeno il livello 3 (+1 punto rispetto al 2024)
Listening (A2): 70% raggiunge almeno il livello 3 (+2 punti rispetto al 2024)
Dal 2018, l’incremento complessivo è notevole: +9 punti in reading e +16 in listening.
Scuola secondaria di secondo grado: regge la qualità, debuttano le competenze digitali
Nelle superiori, i risultati INVALSI raccontano un sistema che tiene, nonostante le sfide crescenti. La partecipazione è aumentata, ma i livelli di apprendimento si mantengono sostanzialmente stabili.
II anno scuola superiore
– Italiano: 62% raggiunge almeno il livello base
– Matematica: 54% raggiunge almeno il livello base
Grande novità del 2025: la prima rilevazione nazionale delle competenze digitali (framework DIGCOMP), condotta su un campione rappresentativo di studenti quindicenni. I risultati:
– Alfabetizzazione su dati e informazioni: 89% al livello adeguato
– Comunicazione e collaborazione: 91% al livello adeguato
– Creazione di contenuti digitali: 84% al livello adeguato
– Sicurezza digitale: 85% al livello adeguato
Un segnale molto positivo, che testimonia la crescente consapevolezza e padronanza nell’uso delle tecnologie digitali, in contesti di apprendimento, relazione e produzione.
Ultimo anno della scuola superiore: risultati stabili, ma si amplia la partecipazione
Nel quinto anno delle superiori, i risultati restano in linea con gli anni precedenti. Anche se si osservano leggere flessioni in alcune discipline rispetto al 2024, va considerato che la platea di partecipanti è più ampia e inclusiva.
– Italiano: 52% raggiunge almeno il livello base
– Matematica: 49% raggiunge almeno il livello base
– Inglese:
Reading: 55% raggiunge il livello previsto (B2 o B1+)
Listening: 44% raggiunge almeno il livello previsto
Nonostante tutto, si registra un miglioramento nei divari territoriali: il gap Nord-Sud in italiano passa da 23 punti nel 2023 a 18 nel 2025.
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