
Intelligenza artificiale e naturale, Aprea (FI): ‘Necessario equilibrio per rimanere competitivi, sfida per la formazione. Nuova edizione di ExpoTraining il 28 e il 29 ottobre’

L’intelligenza naturale ed intelligenza artificiale giocano un ruolo complementare nella formazione e nella ricerca. Trovare il giusto equilibrio tra queste due forme d’intelligenza è cruciale per rimanere competitivi nel mondo sempre più digitalizzato e automatizzato. Attorno a questo tema è ruotato il convegno che si è tenuto lo scorso 21 febbraio alla Camera dei deputati dal titolo: “Intelligenza naturale e intelligenza artificiale come elementi di competitività del Paese: le sfide per la formazione e la ricerca”. Hanno preso parte all’evento Valentina Aprea, esperta di politiche della formazione e del lavoro, Alessandro Colucci, Segretario di Presidenza Camera dei deputati e Annamaria Bernini, Ministro dell’Università e Ricerca. Sono intervenuti anche Tiziana Nisini, Vicepresidente Commissione Lavoro Camera Deputati, Luigi Capello, Ceo LVenture Group spa, Daniele Panfilo co-fondatore e Ceo di Aindo spa, Irene Finocchi Advisor Rettore Luiss per la Trasformazione Digitale e Carlo Barberis, Presidente Expo Training.
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“La XIII edizione di ExpoTraining che si svolgerà il 28 e 29 ottobre a Milano ruoterà attorno al tema delle competenze al tempo delle transizioni. Nella formazione e nella ricerca, l’intelligenza naturale è fondamentale perché ci consente di comprendere i concetti complessi, analizzare i dati e produrre nuove idee e scoperte scientifiche – ha detto Aprea -. E’ il pensiero creativo la qualità che distingue l’essere umano dalle macchine cosiddette ‘intelligenti’. Nella formazione e nella ricerca, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati, identificare modelli e tendenze nascosti e fornire raccomandazioni per prendere decisioni informate. La sfida per la formazione e la ricerca è trovare, allora, il giusto equilibrio tra l’intelligenza naturale e l’intelligenza artificiale”.
“Mentre l’intelligenza artificiale – ha proseguito la responsabile scuola di Forza Italia – può aiutare a velocizzare i processi e migliorare l’efficienza, l’intelligenza naturale è essenziale per fornire una prospettiva umana, una comprensione approfondita dei problemi e una creatività nel trovare soluzioni innovative. La formazione e la ricerca si dovranno concentrare sulla preparazione degli individui ad affrontare questa sfida, fornire ai giovani studenti una solida base di conoscenze e competenze, ma anche sviluppare le loro capacità di pensiero critico, problem solving e creatività. In un mondo che utilizzerà sempre più l’intelligenza artificiale, diventeranno prioritarie le conoscenze in informatica, matematica, statistica, ingegneria del software, psicologia e neuroscienze, etica e diritto. Ci aspetta a questo proposito un grande lavoro che porteremo avanti anche nell’edizione 2024 di ExpoTraining, per orientare i ragazzi e le ragazze verso i percorsi dell’istruzione tecnologica e professionale e dei corsi di laurea scientifici (STEM). Occorrerà trovare in tempi brevi il giusto equilibrio tra queste due forme di intelligenza per rimanere competitivi nel mondo sempre più digitalizzato e automatizzato di oggi. Ne cominciamo a parlare oggi per arrivare ad ottobre a presentare a Milano ad Expotraining il futuro che è già presente oggi nelle scuole, negli ITS Academy, nelle università e nei centri di ricerca“, ha concluso.
“L’intelligenza artificiale non può che essere antropocentrica, fondata sull’uomo e sulla persona perché è da questi che trae le sue ragioni, la sua alimentazione e i motivi della sua attività, dalla medicina all’agricoltura” ha detto Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca, intervenuta presso la Sala della Regina alla Camera. “Questo acceleratore di sistema rappresenta un detonatore di intelligenza umana – ha aggiunto il ministro – Quanto dell’intelligenza artificiale c’è nello sviluppo delle nuove tecnologie, straordinariamente sfidanti, prospettiche e innovative: il mostruoso Covid ci ha dato una spinta di 10 anni avanti, sotto il profilo tecnologico e delle relazioni. La tecnologia Rna, all’inizio applicata solo ai vaccini, ora si applica anche alle terapie oncologiche e una messe di innovative vie di cura che si stanno sviluppando grazie all’intelligenza artificiale, detonatore dell’intelligenza umana. L’intelligenza artificiale è già qui, possiamo decidere se governarla o subirla. Il 2024 – ha concluso Bernini – sarà comunque l’anno dell’intelligenza artificiale: dal primo gennaio abbiamo la presidenza del G7 e io terrò la parte Ricerca, tecnologia e innovazione a Bologna presso la sede del supercalcolatore Leonardo”.
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