Insegnare in Spagna è facile, mica come da noi…

Il nostro articolo Gli stipendi degli insegnanti spagnoli i più alti d’Europa ha spinto una lettrice a scriverci, e volentieri ne ospitiamo l’intervento. Invitiamo gli altri lettori a dare i loro contributi sul tema, scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Le scrivo in merito al vostro articolo sul fatto che gli insegnanti spagnoli siano i più ben pagati d’europa e solo il 31% superano i 50 anni di età, a dispetto dell’Italia in cui la percentuale di over 50 è molto al di sopra del 51%.

Bene: in Spagna per insegnare è sufficiente un corso di 3 mesi, un mese e mezzo di teoria da svolgere anche on line e un mese e mezzo di tirocinio, punto. Certo che un laureato anche triennalista con questo corso è abilitato a 21-22 anni. In Italia la laurea specialistica di 5 anni, la siss, altri 2 oppure gavetta pluriennale nelle scuole (3-4-5-10 anni) e magari concorso riservato (1 anno di scuola sempre presso le siss con esame abilitante finale) master corsi perfezionamento et voilà in Italia se sei fortunato parti con le supplenze a 30-35 anni! e il ruolo….miraggio se va bene entri in ruolo dopo i 40-45 anni.

Diciamola tutta, non è a caso che hanno eliminato le siss e tanti stanno andando in Spagna per abilitarsi (con 3-4 mila euro di spesa)e tornano qui sorpassando precari che lavorano da 3-4-5-anni (dall’ultimo riservato, per intenderci) senza avere alcuna possibilità di abilitarsi.

Docente precaria, con 3 anni si supplenze annuali intere, non abilitata.

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