Iniziative pro-crocifisso in Italia e in Europa

Nell’ultimo fine settimana la Lega ha messo in atto in diverse piazze del Piemonte la raccolta di firme per dare supporto al ricorso del Governo contro la sentenza della Corte europea per i diritti dell’uomo sul crocifisso nelle aule scolastiche.

Il crocifisso – ha detto il deputato piemontese leghista Roberto Cota – non è soltanto un simbolo religioso, ma è il simbolo della nostra identità. Rappresenta le nostre radici, e le nostre radici vanno difese“.

Ad Ascoli Piceno il sindaco ha emesso una ordinanza volta ad inibire gli effetti della sentenza di Strasburgo, in modo da consentire che nelle aule scolastiche del comune di Ascoli venga mantenuta l’esposizione del crocifisso che, a suo dire, “esprime in chiave simbolica l’origine religiosa di valori propri della Costituzione, quali la libertà, il rispetto reciproco, la valorizzazione della persona, la solidarietà e il rifiuto di ogni discriminazione“.

Iniziative contro la sentenza e a difesa dell’esposizione del crocifisso si registrano non solo in Italia, ma anche all’estero anche da parte del mondo non cattolico.

Ad Atene l’arcivescovo ortodosso di tutta la Grecia, Ieronimo, si è detto pronto a convocare un sinodo straordinario per discutere come rispondere alla sentenza di Strasburgo, nel timore che questa possa rappresentare un precedente anche per la Grecia.

L’iniziativa dell’alto prelato, che ha criticato la sentenza anche per il fatto che vengono negati i diritti della maggioranza, intende probabilmente contrastare il tentativo dell’Osservatorio di Helsinki in Grecia di ottenere da un tribunale la rimozione di tutti i simboli religiosi da scuole, edifici pubblici e tribunali.