Indicazioni Nazionali, ‘Maggiore riconoscimento della formazione artistica’. Le proposte di ANISA

Il 20 giugno scorso, l’Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte (ANISA) ha partecipato a un’audizione cruciale con la Commissione di studio incaricata di formulare proposte per l’eventuale revisione delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida per il primo e secondo ciclo di istruzione. Durante questo incontro, ANISA ha posto l’accento sui bisogni emergenti del sistema educativo, con particolare attenzione alla figura del docente, al percorso formativo degli studenti e al valore della formazione artistica e storico-artistica.

Bisogni dei docenti e degli studenti

Il contributo di ANISA ha evidenziato alcune esigenze fondamentali che riguardano la comunità docente. Tra queste, spiccano la necessità di valorizzare la professionalità degli insegnanti, offrendo loro percorsi di formazione disciplinare più strutturati e il recupero di un’autorevolezza spesso minata dall’incremento di incarichi non strettamente legati alla didattica. Gli insegnanti, per essere efficaci, devono poter esercitare la loro funzione con passione, competenza e consapevolezza delle responsabilità educative.

Anche per gli studenti, ANISA ha ribadito l’importanza di incontrare docenti capaci di instaurare relazioni positive e significative, oltre a offrire chiavi di lettura per comprendere le grandi trasformazioni contemporanee. La scuola, infatti, non può rimanere estranea ai temi più urgenti dell’attualità, come i conflitti internazionali, la crisi climatica, la pluralità culturale, le disuguaglianze economiche e demografiche, nonché le questioni identitarie e di memoria storica. L’inclusione di questi argomenti nel percorso formativo degli studenti è fondamentale per lo sviluppo di una cittadinanza attiva e consapevole.

Le criticità della professione docente

Uno dei punti critici sollevati da ANISA riguarda il progressivo svuotamento di significato delle pratiche didattiche, che sempre più spesso si riducono a meri adempimenti burocratici. Gli insegnanti sono sovraccaricati da incombenze amministrative che li distolgono dal loro ruolo principale: formare e ispirare gli studenti. Inoltre, la crescente richiesta di competenze specifiche in settori non legati alla loro disciplina richiede una riconsiderazione delle loro funzioni, per evitare che vengano relegati a ruoli di mero supporto o gestione tecnica.

Proposte di miglioramento

Nonostante le criticità, ANISA ha riconosciuto alcuni aspetti positivi delle attuali Indicazioni nazionali e Linee guida, in particolare l’impostazione generale dei contenuti e la flessibilità che consente di adattare gli obiettivi alle specificità delle singole scuole. Tuttavia, è stata sottolineata l’esigenza di un maggiore riconoscimento della formazione artistica, storico-artistica e dell’Educazione al Patrimonio, settori spesso trascurati, ma essenziali per lo sviluppo di una coscienza civica solida e trasversale.

ANISA propone che la formazione artistica diventi un elemento centrale nell’intero percorso scolastico, poiché rappresenta un campo privilegiato per applicare metodi didattici innovativi come l’insegnamento per competenze e la didattica laboratoriale. L’integrazione della disciplina all’interno dell’Educazione civica e nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) è una delle vie indicate per valorizzarne l’importanza. Inoltre, la trasversalità della formazione artistica facilita la collaborazione con le Università e le iniziative legate alla cosiddetta “Terza Missione”, offrendo opportunità di applicazione in ambiti chiave come l’inclusione sociale, il benessere degli studenti e l’educazione digitale.

Leggi qui il documento integrale: https://www.anisa.it/6454-2/

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