Inclusione/2. Oltre il docente di sostegno
Nella prospettiva dell’inclusione tutti i docenti dovrebbero essere preparati a soddisfare i bisogni educativi di tutti i loro alunni. In questo modo verrebbe superata la stessa figura del docente di sostegno così come l’abbiamo conosciuta finora perché tutti gli insegnanti si dovrebbero rapportare ai differenziati bisogni di ciascuno degli alunni, qualunque sia il loro profilo individuale, e basterebbero limitati nuclei territoriali di docenti specializzati non nel sostegno individuale agli alunni ma nella consulenza alle scuole e agli insegnanti per i casi più difficili .
La legge 107 non va esplicitamente in questa direzione ma parla all’art. 3 di “valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento” di tutti gli alunni, e prevede una delega in materia di “promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità e riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione”.
Intanto, però, già nell’imminente concorso a cattedre sarà verificata la capacità di gestire la classe da parte dei candidati, soprattutto attraverso la lezione simulata di 45 minuti, di cui 10 destinati alla discussione con la commissione, e l’argomento dell’inclusione sarà preso in attenta considerazione.
Sulla tematica della gestione della classe l’università LUMSA di Roma e Tuttoscuola hanno deciso di collaborare per realizzare un corso di formazione ad hoc, che si intitola “Fare lezione nella scuola che cambia. Gestire la classe nella scuola dell’apprendimento”.
Per informazioni sui temi delle lezioni, sui prezzi e sulle modalità di iscrizione si può telefonare ai numeri 06/68.422.344-06/68.422.242, o scrivere a farelezione@lumsa.it oppure a tuttoscuola@tuttoscuola.com. indicando nome, cognome, telefono, classe di concorso di interesse.
Per iscriversi si può cliccare su questo link.
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