In Europa si afferma il peer learning

Si è tenuta la scorsa settimana a Vienna per iniziativa dell’ENQA-VET – il network europeo che si occupa dell’assicurazione di qualità nell’ambito dei sistemi di istruzione (soprattutto ma non solo professionale) – la periodica riunione degli esperti che hanno seguito o seguiranno in futuro le attività di “peer learning“.

I PLAs (Peer Learning Activities) sono iniziative di tipo seminariale, dedicate di volta in volta a una tematica considerata rilevante ai fini del miglioramento della qualità dei sistemi (esempi: l’accreditamento delle scuole e dei centri di formazione, la valutazione di sistema, il dialogo sociale, la formazione dei formatori).

I PLAs durano 2-3 giorni, si svolgono in Paesi sempre diversi, e coinvolgono mediamente i rappresentanti di 12-15 Paesi europei, chiamati a riflettere su alcune esperienze significative realizzate dal Paese ospitante, attinenti alla tematica oggetto dell’iniziativa, e soprattutto a mettere a confronto le soluzioni e le problematiche emergenti nelle diverse situazioni nazionali.

Il ruolo degli esperti europei (per l’Italia ha partecipato Orazio Niceforo) è quello di stimolare questi processi di confronto e apprendimento collaborativo, non quello di fornire un modello di riferimento, anche se, ovviamente, tutti i partecipanti sono invitati a tenere presente il Quadro di riferimento europeo per l’assicurazione della qualità (European Quality Assurance Reference Framework – EQARF).

Nei diversi Paesi che aderiscono alla rete ENQA-VET sono operativi i Reference Point nazionali, che hanno il compito di diffondere a livello nazionale la cultura e gli strumenti per l’assicurazione della qualità in campo formativo: quello italiano fa capo all’ISFOL (www.isfol.it) e ne è responsabile Giorgio Allulli, che è anche il vicepresidente dell’ENQA-VET.