
In alcune regioni del Sud si spende più per tabacchi che per istruzione
L’annuale rilevazione dell’Istat sui consumi delle famiglie italiane riserva più di una sorpresa.
Innanzittutto c’è da dire che tra i beni di consumo l’istruzione (per tasse scolastiche, cancelleria, libri di testo) occupa, nella media nazionale, il penultimo posto per spese mensili delle famiglie, seguita soltanto dalle spese per consumo di tabacchi (che qualche anno fa erano più incisive di quelle di oggi) e, comunque ben lontana dalle spese per altri beni di consumo.
Proprio con riferimento alle spese per tabacchi, risulta però che alcune regioni spendono meno per la scuola e più per il fumo.
Sono, in ordine di maggior consumo per tabacchi rispetto all’istruzione, la Campania, la Sicilia, l’Abruzzo, la Sardegna e il Lazio.
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