Il tormentone del pianeta Ssis

Parità di trattamento sissini-precari (ordini del giorno della Camera e del Senato), incompatibilità del punteggio di servizio durante la frequenza della Ssis (sentenza del Consiglio di Stato che – secondo le indiscrezioni – confermerebbe la sentenza del Tar Lazio), ammissione al 2° anno delle Ssis in deroga al numero chiuso (decreto MIUR 26.11.2002): non passa giorno senza che si parli di loro, a favore o contro.
Ci riferiamo alla Ssis e ai sissini, cioè alla Scuola di specializzazione per l’insegnamento della secondaria e ai docenti che l’hanno frequentata. Sembra proprio una telenovela o, se preferite, una doccia scozzese permanente.
L’ultimo in ordine di tempo è il decreto con il quale il MIUR autorizza l’ammissione direttamente al 2° anno, in deroga al numero chiuso di iscritti delle Ssis, degli insegnanti non abilitati che siano in possesso del diploma di specializzazione per il sostegno oppure del diploma di laurea o di istituto superiore di educazione fisica (ISEF).
Vi sono già prese di posizione contro il provvedimento per due presunti elementi di illegittimità. Vi sarebbe innanzitutto un trattamento sperequato rispetto ad altre tipologie di insegnanti, non compresi tra i beneficiari della deroga. Inoltre, la deroga con iscritti in soprannumero violerebbe la legge (Dpr 470/31.07.96, art. 7) che prevede un numero programmato di iscritti, stabilito annualmente.
Sentiremo parlare ancora di questa deroga, e si può essere certi che vi saranno, nuovamente, ricorsi da parte di docenti esclusi, mentre ci si può già preparare a nuovi fuochi d’artificio con botti di ricorsi contro la posizione che il MIUR dovrà assumere sulla parità di trattamento invocata dalle Camere.