
Il referendum sul finanziamento delle scuole paritarie bolognesi di domenica 26 maggio è stato l’occasione per uno dei primi interventi del neo sottosegretario del Miur all’Istruzione Gian Luca Galletti.
“Il referendum – ha affermato il sottosegretario intervenendo a Bologna al convegno ‘Perche’ voto B e difendo la scuola dalle ideologie’, organizzato dai sostenitori dell’ipotesi B (ovvero quella per il mantenimento dell’attuale sistema di convenzioni) al referendum – rischia di essere ingannevole per la sua formulazione”.
“Non si tratta di scegliere tra scuola privata e scuola statale – ha spiegato Galletti – ma di difendere tutto il sistema della scuola pubblica, sia quella direttamente gestita dallo Stato che quella gestita dai privati, all’interno di regole qualitative determinate dai Comuni”.
“I cittadini di Bologna – ha aggiunto Galletti – saranno chiamati domenica a difendere il valore della sussidiarietà e il diritto delle famiglie di scegliere l’educazione per i propri figli. Come già sostengo da anni, se si vuole assicurare un posto di scuola materna a tutte le famiglie bolognesi che ne hanno bisogno, è necessario che chi può, cioè chi ha un reddito elevato, paghi almeno una parte del servizio tramite la retta scolastica”.
Sottolineando poi che il Comune spende per le materne circa 7 mila euro l’anno a bambino, Galletti conclude: “E’ iniquo dare gratuitamente un servizio a chi potrebbe benissimo col proprio reddito contribuire a pagarne almeno una parte, in modo da garantire un servizio gratuito a chi non può permetterselo”.
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