Il Senato cancella il raddoppio di montagna e recupera i presidi incaricati
In sede di conversione del decreto legge n. 7/2005 (che parla di tutto fuorché della scuola), la Commissione istruzione del Senato nelle sedute del 22 e del 25 febbraio è scesa pesantemente in campo su due questioni calde che hanno interessato la scuola negli ultimi mesi.
In Commissione sono stati presentati (e quasi tutti respinti o ritirati) ben 11 emendamenti, presentati da maggioranza e opposizione, per recuperare al ruolo presidi incaricati esclusi dalla nomina del recente concorso riservato. Per il momento è stato approvato un emendamento (1.0.25) che recupera i presidi incaricati esclusi dalla nomina a dirigente nel concorso riservato in quanto mancanti del requisito del triennio di incarico e ne prevede l’immissione in ruolo e un secondo emendamento che cancella il raddoppio del punteggio per servizi prestati in scuole di montagna.
Il 1° marzo l’aula del Senato si pronuncerà sulla conversione del decreto legge.
Se passerà la cancellazione del raddoppio di punteggio per la montagna forse non ci saranno rimpianti, se non da parte di chi aveva ottenuto inaspettati scavalcamenti in graduatoria grazie al “pasticcio” legislativo di questa estate.
Incredibilmente si dovrà comunque mettere mano ancora una volta alle graduatorie permanenti.
Per il recupero dei presidi incaricati si può scommettere che si riaprirà ancora una volta una polemica simile a quella che poco più di un mese fa aveva accompagnato una proposta parlamentare di recupero degli idonei, privi di requisiti, per il concorso riservato per presidi incaricati.
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