Il rischio di depotenziamento dell’organico potenziato

La tabella 1 allegata alla legge 107/15 prevede che l’organico potenziato sia composto da 48.812 posti comuni da distribuire sul territorio nazionale.

Il comunicato Miur sull’avvio della fase C parla di 48.794 proposte di assunzioni, cioè 18 in meno dei posti disponibili. Evidentemente questo è il numero delle domande presentate a suo tempo al netto delle esclusione dei docenti privi dei requisiti richiesti (scuola dell’infanzia, ad esempio) e dei rinunciatari.

Sostanzialmente, quindi, l’organico potenziato è rimasto pressoché intatto. Sulla carta.

Resta infatti l’incognita prevista dal comma 95 della legge che, soltanto per quest’anno, prevede che   

Per il solo anno scolastico 2015/2016, detti posti non possono essere destinati alle supplenze di cui all’articolo 40, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e non sono disponibili per le operazioni di mobilità, utilizzazione o assegnazione provvisoria (comma 95 legge 107/15).

In proposito, rispondendo all’interrogativo sollevato in proposito da Tuttoscuola, dal ministero è stato precisato che su quei posti d’organico, assegnati in ruolo a docenti in supplenza annua o fino al 30 giugno altrove, saranno nominati supplenti fino al termine delle attività didattiche.

È urgente, a questo punto, che tale dispositivo (con il benestare del Mef) venga tradotto in una nota ministeriale specifica.  

Questo vale anche per i 6.446 posti del sostegno potenziato.

In caso diverso l’organico potenziato rischia di essere … depotenziato, per quest’anno.