Il numero di pensionamenti decisivo per le assunzioni in ruolo previste

Mentre il ministero della Pubblica Istruzione conferma anche per quest’anno il termine del 10 gennaio p.v. per chiedere il pensionamento anticipato, in Parlamento si discute con la finanziaria anche di posti che serviranno per le immissioni in ruolo.
L’anno scorso furono 29.762 i docenti andati in pensione dal settembre 2006, ma per l’anno prossimo è stato stimato che siano di meno: 23.417.
La stima è stata scritta nella relazione alla finanziaria 2007, ma forse non si è considerato che per la scuola la scadenza del 10 gennaio è l’ultima finestra utile per il pensionamento di anzianità, prima della riforma pensionistica prevista dal 1° gennaio 2008.
Pertanto, potrebbero essere molti di più i pensionamenti, visto che anche nel settore privato, forse in previsione della scadenza del 2008, i pensionamenti per anzianità sono aumentati di oltre il 10%.
Lo sperano ovviamente i precari che sperano al settembre 2007 di disporre di una congrua quota di posti disponibili, ma che temono che la dote di posti vacanti (oltre 42 mila) con cui è partito questo anno scolastico, si riduca drasticamente per effetto dei tagli di organico.
Per il 2008 le stime di pensionamento tra i docenti – sempre secondo la relazione tecnica – dovrebbe essere di 23.962; per l’anno dopo dovrebbero essere di 26.864.
In tre anni, secondo queste stime, dovrebbero diventare vacanti per pensionamento 74.243 posti di insegnante, che, aggiunti ai 42.461 già attualmente vacanti e disponibili, portano ad un totale di 116.704 posti utili per le immissioni in ruolo.
Servirebbero molti altri posti per coprire la previsione di 150 mila assunzioni (senza contare i tagli di organico), ma il viceministro Bastico, facendo stime di pensionamenti più credibili (almeno 30 mila docenti in pensione in ogni anno del triennio) si è detta fiduciosa di conseguire l’ambizioso traguardo dell’intero piano di assunzioni. Finanziaria permettendo, ovviamente.