Con due circolari in successione (n. 15 e n. 30 del 2006) il Miur ha precisato che il noleggio dei libri di testo nelle scuole è consentito “a condizione che il titolare dei diritti sul testo oggetto del noleggio rilasci una specifica autorizzazione, conformemente alla normativa in materia di diritto d’autore..”.
Il divieto di noleggiare o prestare i testi scolastici senza autorizzazione dell’autore (o dell’editore proprietario) ha messo in crisi più di una scuola media, dove è diffusa l’abitudine di acquistare i libri da parte della scuola (o di gruppi di genitori) per prestarli/noleggiarli (le formule sono le più fantasiose) agli alunni per l’intero anno scolastico e (spesso) riprenderli a fine anno e prestarli in comodato d’uso o noleggiarli a costi ridotti ad altri alunni per l’anno successivo.
Le diverse iniziative in materia hanno il principale scopo di abbattere i costi dei libri per le famiglie e vengono spesso condotte con il consenso dei librai della zona ai quali viene consentito di partecipare, ad esempio, ad aste vere e proprie per l’appalto dei libri.
C’è un po’ di tutto sul territorio, ma è un tutto che sembra preoccupare soprattutto i responsabili dell’editoria scolastica che, in questo modo, vedono ridotte le vendite (come, peraltro, avviene per le bancarelle del libro usato).
Probabilmente per le pressioni esercitate dagli editori, il Miur è stato costretto a richiamare le disposizioni sui noleggi delle opere. La legge sul diritto d’autore (n. 633 del 1941 e successive modifiche) prevede che l’autore ha il diritto esclusivo di autorizzare il noleggio o il prestito delle proprie opere, intendendo per noleggio o per prestito la cessione in uso degli originali o delle copie fatta per un periodo limitato di tempo.
Spetta ora ai dirigenti scolastici, come precisa il Miur, verificare, prima di consentire il noleggio dei libri di testo all’interno del proprio istituto, l’esistenza della predetta autorizzazione.