Il ministro Brunetta contro i precari

Mentre davanti alla Camera è in corso la manifestazione dei precari della scuola, alcune agenzie hanno battuto stralci di notizie del ministro Brunetta da Frascati, dove sta partecipando ad un convegno. E quelle del ministro della Funzione pubblica non sono parole di solidarietà verso i precari e nemmeno di considerazione per i docenti in servizio.

“Non sono 200 mila, non sono precari ed è troppo comodo leggere i titoli dei giornali e su quelli imbastire un discorso” afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, da Frascati nell’ambito della ‘Summer School 2010’ organizzata dalla fondazione Magna Charta.

“Abbiamo un corpo insegnante forse tra i più pletorici generosi dei paesi industrializzati – afferma il ministro – le performance della scuola non sono le migliori, il livello di apprendimento dei nostri scolari non è paragonabile a quello degli altri paesi. Il sistema costa tanto e rende poco. Non è neanche vero che gli insegnanti sono pagati poco, perché in altri paesi guadagnano di più perché lavorano di più”.

La verità, ha precisato il ministro, è che “non c’è meritocrazia, altissimo è il livello di assenteismo degli insegnanti che implica legioni di supplenti” mentre “i concorsi funzionano poco e male”.

Il sistema, conclude Brunetta, “non può permettersi 200mila posti in più perché si ripresenterebbe il problema delle supplenze in maniera incrementata”.

Quanto poi ai precari, Brunetta si chiede perché “nessun giornalista si sia preoccupato di vedere chi cavolo è il supplente che non ha vinto uno straccio di concorso per 15 anni. Forse farebbe meglio a cambiare mestiere”.